Una patologia invalidante e cronica è quella che viene causata dal linfedema. Il linfedema porta a un rallentamento oppure al blocco della circolazione del sistema linfatico principalmente a carico di un arto inferiore o superiore, anche se può succedere che ne vengano colpite altre zone quali: genitali, addome o volto.

Quando si manifesta il linfedema è possibile che questo sia associato anche a un gonfiore localizzato che coinvolge l’arto colpito. Ogni tanto può succedere che il problema sia causato anche da un deficit di tipo funzionale.

Ma come riuscire a curare questa patologia? Ci sono diverse terapie, una di queste è quella fisioterapica.

Quest’approccio fisioterapico permette di andare a combattere sia il linfedema primario sia quello secondario con dei programmi terapeutici che vengono creati a seconda della grandezza dell’edema e anche alle esigenze del paziente.

La giusta terapia per ridurre edema e gonfiore

La giusta terapia per riuscire a ridurre edema e gonfiore prevede un insieme di trattamenti che sono mirati e studiati in modo attento al fine di migliorare le funzionalità e la mobilità articolare favorendo così la circolazione e il drenaggio linfatico, evitando così anche un peggioramento nel corso del tempo, delle condizioni cliniche.

Per riuscire a ridurre il gonfiore e l’edema è molto importante evitare che il linfoedema peggiori sempre di più trasformandosi in un problema ancora più grande e in alcune situazioni invalidanti.

Le tecniche manuali di fisioterapia e di osteopatia sono in grado di andare a supportare il giusto drenaggio dei liquidi in eccesso per andare a ridurre i sintomi. Il linfodrenaggio o drenaggio linfatico manuale aiuta ad attivare la circolazione linfatica e permette di evitare il ristagno dei liquidi.

Un’altra terapia che si può seguire è quella del bendaggio elastocompressivo che è pensato appositamente per riuscire a ridurre più velocemente il gonfiore dato dal linfoedema.

Come funziona la terapia del bendaggio elastocompressivo

Il bendaggio elastocompressivo, come consigliato dagli esperti fisioterapisti di mhfisio.it, può essere una soluzione ideale per riuscire a curare, ridurre il gonfiore e l’edema. Questo bendaggio è conosciuto anche con il nome di multistrato oppure di multicomponente, ed è studiato appositamente per garantire una riduzione di volume rapida ed evidente rispetto alle terapie tradizionali come la pressoterapia.

Questa tecnica prevede che si applichino vari strati di bende, che vadano a generare una compressione dell’arto in modo tale da riuscire a migliorare il riassorbimento, supportando la circolazione del sistema linfatico e riducendo l’edema.

Per il bendaggio si possono utilizzare diversi tipi di bende estensibili che poi vengono applicate con un sottobendaggio che prevede uno strato protettivo di cotone per proteggere al meglio anche la cute.

Il bendaggio viene applicato direttamente sull’arto gonfio, che forma una specie di guscio rigido esterno. Quando la contrazione muscolare crea una pressione al di sotto del guscio, i tessuti che sono colpiti da edema, si trovano tra quelli contratti, vengono compressi e poi svuotati dai liquidi e indirizzati verso strutture anatomiche vascolari.

Il bendaggio multicomponente quando viene eseguito in modo corretto non causa dolore, fastidio, formicolio ed è perfetto da indossare e consentire i movimenti articolari senza problemi.

Gli effetti del bendaggio sul linfedema sono: facilitazione del lavoro valvolare venoso, miglioramento del circolo linfatico, riduzione del calibro venoso.

Sono diversi gli studi che hanno sottolineato come il bendaggio multicomponente sia essenziale per migliorare il drenaggio della componente proteica e andare di conseguenza andare ad eliminare i problemi dovuti al linfedema.

Inoltre, grazie a questa tecnica è possibile riuscire a prevenire le problematiche che possono sovvenire nel momento in cui non si cura il linfedema e non si esegue alcuna tecnica deputata al suo miglioramento, quale la fisioterapia.