La cartomanzia è una forma di arte divinatoria che, fin da quando si è diffusa in tutto il mondo a partire da alcune culture occidentali, ha investito tantissime realtà, suscitando grande interesse da parte di ogni persona e, soprattutto, proponendosi come modello in grado di offrire delle risposte. Tra le tante componenti della cartomanzia si segnala sicuramente l’utilizzo di specifiche carte simboliche, che prendono il nome di tarocchi, la cui disposizione permette di ricostruire un significato che viene offerto – in risposta ad una serie di interrogativi posti da una persona – durante la seduta di cartomanzia. Ovviamente, per comprendere quale sia la realtà dei tarocchi, è importante saperne di più a proposito di funzionamento, significato e tipologia di utilizzo. 

Quanti sono i tarocchi e quali sono i simboli principali?

Prima cosa che c’è da sapere, a proposito dei tarocchi e del loro funzionamento, riguarda quali e quanti sono questi ultimi, dal momento che ciò costituisce una prima forma di approccio al mondo della cartomanzia e al modo in cui avviene una seduta. C’è da dire, innanzitutto, che i tarocchi sono delle carte “particolari” che, per quanto possano essere possedute da chiunque, richiedono una certa conoscenza dei significati di ogni carta e, soprattutto, delle associazioni simboliche che permettono di offrire una determinata risposta. 

Per questo motivo, si diceva, affinché i tarocchi vengano ben utilizzati si consiglia di affidarsi a dei professionisti nel settore della cartomanzia, come le cartomanti online su www.cartomantidellaverita.it, che permetteranno di interpretare il significato simbolico di ogni carta. Ma come si presenta un mazzo di tarocchi? Strutturalmente parlando, si suddivide in 78 carte che sono definite in due gruppi principali, di cui uno che prende il nome di Arcani Maggiori (carte che vanno da 0 a 21) e il secondo che, invece, viene chiamato di Arcani Minori. Al di là della differenza numerica, ciò che conta è anche l’importanza delle carte stesse, dal momento che gli Arcani Maggiori ottengono grande considerazione nella seduta di un cartomante, a causa di simboli che sono legati ad aspetti essenziali della vita di una persona: quando si dispongono alcune carte sul tavolo, durante la seduta, trovarsi di fronte ad un Arcano Maggiore è significativo a proposito di una decisione importante da prendere e non solo.

Quanto agli Arcani Minori, invece, si tratta di carte che vengono ordinate per numero e figure – come avviene per le classiche carte da gioco francesi – che sono legate al seme e agli Arcani Maggiori: per questo motivo, di solito, il loro significato non è dato dalla carta stessa, quanto più dal legame con gli Arcani Maggiori o con il contesto della domanda, a cui aggiungono delle aggettivazioni o significazioni particolari. 

Come funzionano i tarocchi durante una seduta di cartomanzia

Dopo aver considerato le accezioni generali dei tarocchi e dei loro significati, si può parlare più nello specifico di quelli che sono i responsi che possono essere costruiti durante una seduta di cartomanzia. Come si diceva precedentemente, non sempre il significato di una carta è netto, poiché presenta sfumature differenti che, spesso, si legano al contesto generale della seduta, oltre che agli interrogativi, allo stato d’animo e all’esperienza della persona. 

Per questo motivo, per capire come funzionano i tarocchi bisogna comprendere come funziona una seduta di cartomanzia, che si basa innanzitutto su degli interrogativi che vengono posti al soggetto, che si lascia andare proponendo i suoi dubbi, le sue domande e le sue impressioni, positive o negative che siano: a partire da queste, i tarocchi ricostruiscono una possibile risposta a partire dagli indizi di ogni carta, di cui si potrà dialogare al termine della seduta.