Gli infissi sono realizzati in vari materiali. In linea generale non è possibile trovare un materiale migliore rispetto ad un altro. Infatti ciascuno di essi ha determinate caratteristiche e qualità che non bisogna sottovalutare. Ogni tipo di infisso richiede un’adeguata manutenzione. In maniera particolare questo concetto vale per gli infissi in legno, fra i più utilizzati nel nostro Paese. Gli infissi in legno possono contare su una lunga tradizione e diffusione. In effetti si rivelano molto importanti per rendere un perfetto effetto estetico. Tuttavia con l’usura del tempo possono danneggiarsi o possono essere soggetti ad un processo di invecchiamento. Proprio per questo motivo bisogna provvedere ad una giusta procedura di manutenzione. Ti spieghiamo come fare.

L’Iva applicata alla manutenzione

La manutenzione comporta anche dei costi. Per calcolare bene le spese a cui puoi andare incontro, devi saperne di più sull’Iva ristrutturazione. Infatti riguardo agli infissi puoi procedere, oltre che alla manutenzione, anche alla loro ristrutturazione.

In quest’ultimo caso l’Iva che verrà applicata è di carattere agevolato, perché viene applicata un’Iva del 10% sul totale complessivo dei lavori. Nel caso della manutenzione, sia di carattere ordinario che straordinario, viene applicata un’aliquota mista.

Su tutto ciò che rientra nella categoria prestazioni di servizi viene concessa un’Iva agevolata al 10%. Per le voci che riguardano invece i beni di valore significativo viene applicata sempre l’Iva al 10% fino a concorrenza del valore dei servizi. Sulla somma che rimane viene applicata l’Iva al 22%.

La pulizia degli infissi in legno

Per provvedere ad un’adeguata manutenzione degli infissi in legno, devi soprattutto occuparti anche della pulizia. Si tratta di qualcosa di essenziale, perché aiuta a mantenere intatta la verniciatura. La regolare pulizia degli infissi in legno andrebbe svolta ogni 7-10 giorni.

Prima strofina gli infissi con un panno di cotone imbevuto di acqua. Poi imbevi un panno di detergente delicato diluito in acqua calda, per esempio va bene anche il sapone di Marsiglia.

Se nella prima fase hai potuto rimuovere la polvere, questa seconda fase ti aiuta a rimuovere le macchie. È molto importante che il detergente non contenga agenti corrosivi, come alcol, candeggina o ammoniaca. Strofina gli infissi partendo dall’alto e scendendo verso il basso. Alla fine asciuga tutto con un panno in microfibra.

La ritonificazione

Molto importante, come altra fase da eseguire per l’opera di manutenzione degli infissi, è l’applicazione degli oli, per rendere più bello il legno anche dal punto di vista estetico.

Dopo questa fase puoi procedere alla ritonificazione. Quest’ultima consiste nello spalmare uno strato di un prodotto capace di rendere gli infissi più brillanti e in modo da ridare una certa tonicità alla vernice.

Il prodotto è il ritonificante, che va applicato anche con un panno morbido. La ritonificazione dovrebbe essere fatta regolarmente ogni anno.

Il ritocco

Il ritocco si compone di alcune fasi ben specifiche. Va realizzato in maniera particolare quando ci sono dei danni presenti nel legno. In una prima fase si procede a passare lo stucco nelle parti danneggiate.

Poi si aspetta che lo stucco si asciughi e si esegue la carteggiatura dello stucco. Questa è un’operazione molto importante per garantire il fatto che l’infisso acquisisca la massima uniformità.

Alla fine si pulisce la superficie per rimuovere eventuali residui di lavorazione. La fase del ritocco con il passaggio dello stucco si può mettere a punto anche quando è necessario eseguire la sverniciatura degli infissi e si riscontrano dei danni che non si possono riparare soltanto con l’applicazione di uno strato di vernice.

Alla fine si procede con il trattamento, con l’applicazione della vernice stessa, che ha anche una funzione specifica molto importante per la protezione del telaio.