Le caratteristiche della timidezza e come superarla

La persone timide sono il più delle volte sopraffatte da numerose riflessioni individuali e da domande che finiscono per soffocare la spontaneità dell’azione. È un modo per trovare tutte le risposte prima di intraprendere qualsiasi iniziativa. Ogni situazione nuova o un nuovo incontro sono uno stress e il motivo profondo è legato alla paura di non piacere e alla ricerca dell’apprezzamento positivo.

È importante sottolineare che è normale mettersi in discussione o preoccuparsi a volte della reazione degli altri. Il problema si manifesta quando questo comportamento impedisce di agire o influisce negativamente sul comportamento, sui miglioramenti, sulla realizzazione dei progetti personali.

Come superare la timidezza con una consulenza terapeutica

La Psicologa e Psicoterapeuta Marilena Marinello organizza percorsi psicologici per adulti e adolescenti. È una terapia che permette di evidenziare qualità e potenzialità, non ancora pienamente sviluppate. Inoltre assiste nella scoperta dello spazio personale di ascolto, di accettazione benevola e di valorizzazione della bellezza interiore.

Cosa è la timidezza

La timidezza è imbarazzo, sia nei confronti degli altri sia quando l’attenzione è concentrata su di sé. È la propensione a essere discreti, a passare inosservati, a osare di chiedere, di proporre, di invitare. C’è il desiderio di uscire e di conoscere altre persone che si scontra con la mancanza di decisione. La persona timida preferisce isolarsi, non parla delle sue opinioni e ha difficoltà a esprimersi nei discorsi tra amici. La timidezza può essere una caratteristica della personalità oppure può manifestarsi in una particolare situazione.

Le caratteristiche della persona timida

La timidezza è a volte considerata equivalente all’introversione, tuttavia una persona introversa non ha difficoltà a esprimere le proprie opinioni ad altri e ricerca, con piacere, la solitudine. Le persone timide possono essere riconosciute per alcuni caratteristici comportamenti:

  • Parlano meno, hanno pochi contatti visivi e fanno gesti nervosi con le altre persone. Incontrano poca gente e hanno maggiori difficoltà a fare amicizia;
  • Sono molto critici, anche verso se stessi. Si fissano degli obiettivi ardui e temono l’insuccesso;
  • Evitano le interazioni sociali, per non affrontare il rischio di una valutazione negativa. Sono molto sensibili al giudizio altrui.
  • Sono preoccupati e occupati da pensieri personali, ad esempio dai dubbi sulla capacità di essere all’altezza in una particolare occasione;
  • Hanno una bassa stima di sé, interagendo con le altre persone pensano di non essere in grado di rispondere alle aspettative altrui.

Come affrontare la timidezza

La timidezza, quando si manifesta in modo occasionale, non impedisce una vita di relazione sociale soddisfacente. È il caso di una persona timida che è a suo agio in un contesto familiare, tra gli amici e nell’ambito lavorativo. Ha una situazione appagante, in un ambito rassicurante. Anche se ha delle apprensioni a relazionarsi con gli sconosciuti, può decidere di evitare questo tipo di confronto.

È possibile affrontare la timidezza, superando sfide raggiungibili ogni giorno con una tecnica a piccoli passi. Ogni settimana c’è un obiettivo da raggiungere, esponendosi a situazioni nuove. È importante fare un elenco delle qualità personali e di tutti i traguardi raggiunti, per sfuggire alla spirale della svalutazione.

È più difficile, invece, da gestire la timidezza cronica e generalizzata. Può impedire di intraprendere un percorso di sviluppo personale e di relazione sociale. Si associa a manifestazioni psicologiche come la sopravvalutazione delle esigenze esistenti in una situazione o in una relazione.

La persona timida ha una percezione eccessiva della sua vulnerabilità, si sente fragile e trasparente agli occhi altrui. Ha la convinzione di non sapersi difendere, proteggere, di essere incapace di controllarsi e di avere il controllo della situazione. La timidezza le causa apprensione, pensando di essere osservata e valutata negativamente dalle altre persone. In questi casi è utile contattare una terapeuta, per farsi aiutare a sciogliere gli stati di tensione e di angoscia.