Gli estintori sono una delle forme antincendio fra le più utilizzate. Questo però non deve portare a credere che non ci siano norme di sicurezza che regolino tutto ciò che ha a che fare con la manutenzione di questi dispositivi. A partire dalle indicazioni che ogni estintore deve riportare, per finire sui controlli che vengono effettuati periodicamente, gli estintori sono soggetti a delle regole molto specifiche e determinate. A questo aggiungono una certa semplicità di utilizzo che li rende davvero molto vantaggiosi da utilizzare per la prevenzione contro gli incendi. Possono rappresentare una soluzione molto valida da non sottovalutare.

Le regole stabilite dalla normativa sugli estintori

Per la manutenzione degli estintori occorre affidarsi a delle società specializzate come Cipierre Manutenzione Estintori. Soltanto in questo modo si ha la possibilità di essere sicuri di rispettare tutte le norme che vigono sull’argomento.

La legge da questo punto di vista specifica che ci sono cinque fasi da rispettare per la verifica sulla sicurezza di questi dispositivi. La prima fase è rappresentata dal controllo iniziale, la seconda dalla sorveglianza e poi si procede con il controllo periodico, la revisione programmata e il collaudo.

Secondo la legge, deve essere nominata una persona responsabile che si occupa di tutte le misure che riguardano la sicurezza antincendio. Le aziende di manutenzione specializzate e competenti si occupano di effettuare la manutenzione dei dispositivi.

Ci deve essere sempre una persona formata appositamente che possa garantire una corretta attività di manutenzione dei dispositivi antincendio, facendo affidamento, oltre che sulla preparazione attestata da un apposito percorso formativo, anche su un grado di esperienza necessario al fine che tutto sia svolto nei minimi dettagli.

Quali sono le fasi della manutenzione degli estintori

Come abbiamo già specificato precedentemente, la manutenzione dei dispositivi antincendio, noti più comunemente come estintori, deve prevedere un’attività svolta secondo fasi ben definite.

La prima fase è rappresentata dal controllo iniziale. L’obiettivo di questo intervento è quello di regolare e disciplinare la sostituzione di nuove aziende che si occupano della manutenzione che dunque prendono in carico per la prima volta l’attività di manutenzione.

Soprattutto il controllo iniziale deve verificare che gli estintori non siano fuori servizio. Inoltre in questa fase si deve verificare che tutte le indicazioni stabilite dalle norme siano riportate sull’apposito cartellino abbinato al dispositivo e sul libretto d’uso.

La seconda fase è rappresentata dalla sorveglianza, che non si riferisce soltanto ad un determinato momento, ma indica un particolare e costante controllo dell’estintore. L’obiettivo è quello di accertarsi di tanto in tanto che l’estintore sia integro e segnalato tramite un apposito cartello. Inoltre bisogna verificare che non sia stato manomesso.

La terza fase è quella del controllo periodico, che deve essere effettuato con una periodicità che non può superare la soglia massima dei sei mesi. Sono varie le tipologie di controlli che devono essere effettuate, dallo stato di carica alla pressione interna.

Per quanto riguarda la fase della revisione degli estintori, questa deve essere effettuata sempre da una persona competente e consiste in vari interventi di carattere tecnico. La tempistica può essere differente a seconda della tipologia dei dispositivi antincendio e anche in questo caso le regole sono dettate dalla normativa.

L’altra fase è quella del collaudo, che è una misura di prevenzione, che ha l’obiettivo di controllare la stabilità del serbatoio e della bombola, nel caso si tratti di un apparecchio a pressione. Quando si effettua il collaudo, va sostituita anche la valvola erogatrice. La data in cui viene effettuato il collaudo deve essere riportata sia all’interno che all’esterno del dispositivo.

Inoltre dobbiamo aggiungere la relativa manutenzione straordinaria dei dispositivi antincendio, intesa come tutto l’insieme degli interventi aggiuntivi rispetto alle verifiche regolari già stabilite dalle normative.